Sintesi del webinar Le collecting nel mercato unico digitale – Webinar AIPPI del 30 marzo 2022

//Sintesi del webinar Le collecting nel mercato unico digitale – Webinar AIPPI del 30 marzo 2022

Sintesi del webinar Le collecting nel mercato unico digitale – Webinar AIPPI del 30 marzo 2022

Le collecting nel mercato unico digitale – Webinar AIPPI del 30 marzo 2022

di Simona Lavagnini

 

Il Webinar di AIPPI del 30 marzo 2022 si è occupato del ruolo delle collecting nel nuovo mercato unico digitale, a valle dell’implementazione in Italia della direttiva 2019/790, avvenuta con il d.lgs. 177/2021. Il primo panel (cui hanno partecipato l’avv. Giorgio Mondini ed il prof. avv. Alessandro Cogo, rispettivamente presidente e segretario del nostro Gruppo Diritto D’autore, oltre che la prof. avv. Rosaria Romano) ha discusso il tema della remunerazione di autori ed artisti, con particolare attenzione alle funzioni attribuite alle collecting. Prendendo le mosse dall’introduzione dei principi di partecipazione dell’autore e dell’artista all’utilizzazione economica delle proprie opere, e di trasparenza contrattuale, si è evidenziato come tali nuovi diritti siano ormai un effetto naturale dei contratti del settore, normalmente inderogabili, che possono essere esercitati individualmente ovvero tramite le collecting. Inoltre, su specifica richiesta di uno o più autori o artisti le collecting possono attivare procedure ADR avanti ad AGCOM per risolvere le controversie sugli obblighi informativi e sul diritto all’adeguamento contrattuale. Il secondo panel si è occupato delle licenze collettive estese, istituto noto agli ordinamenti nordici, ma non previsto sinora nella nostra giurisdizione. Gli avv.ti Paolo Marzano, Ferdinando Tozzi e Stefania Ercolani hanno illustrato i principi sottesi all’introduzione di questo nuovo istituto, che è attualmente previsto anzitutto per la gestione dei diritti sulle opere fuori commercio, per quanto riguarda le utilizzazioni da parte degli istituti di tutela dei patrimoni culturali, ed è stato inoltre introdotto in relazione ad alcuni diritti  (eminentemente a compenso), previsti dagli  articoli  18-bis, 46-bis, 73, 73-bis, 80 e 84 l.a. Grazie alle licenze collettive estese le collecting maggiormente rappresentative (secondo parametri che dovranno essere individuati da AGCOM) potranno concedere licenze che avranno effetto anche  nei  confronti  di altri titolari di diritti non associati, fermo restando la possibilità di opt-out. Resta da comprendere come questo nuovo istituto verrà attuato nella pratica, anche tenuto conto degli ambiti in cui esso è stato previsto. Nel terzo panel il dott. Gangemi di AGCOM, il prof. avv. Michele Bertani e l’avv. Francesco Posteraro, ex commissario AGCOM, si sono confrontati sui nuovi poteri attribuiti dal decreto di implementazione della direttiva 2019/790 ad AGCOM, osservando che tali poteri sono molto estesi, e richiedono all’Autorità di emanare in tempi relativamente ristretti un numero considerevole di regolamenti che dovranno toccare argomenti disparati, dalla rappresentatività delle collecting, all’equo compenso per gli editori, ai ricorsi relativi alle opere messe a disposizione attraverso le piattaforme online (per nominarne solo alcuni). Prendendo le mosse dall’emersione del nuovo ruolo di AGCOM nel settore del diritto d’autore, evidenziatosi in particolare nel regolamento per la tutela del diritto d’autore online del 2013, si è discusso degli effetti sul sistema del diritto d’autore di questa spinta verso l’amministrativizzazione delle procedure. Pur notando i buoni risultati ottenuti da AGCOM con il regolamento del 2013, e le sue successive modificazioni, si è anche osservato come in taluni casi (soprattutto ove si tratti di diritti come quelli contrattuali alla remunerazione) l’intervento dell’Autorità appare in direzione di una regolamentazione del settore che non pare del tutto in linea con la natura dei diritti in campo e con le peculiari caratteristiche di AGCOM. Per conseguenza, sarà importante verificare come in concreto le nuove funzioni di AGCOM saranno disciplinate nei regolamenti che a breve la stessa Autorità dovrà porre in consultazione pubblica. Al termine del webinar, il prof. Marco Ricolfi, attuale presidente del Comitato Consultivo Permanente per il diritto d’autore ha tratto alcune conclusioni, osservando come il testo della Direttiva si prestasse ad alcune critiche per le soluzioni di forte compromesso adottate, e come il decreto legislativo di implementazione possa dare adito ad ulteriori dubbi, fra cui in particolare la soluzione prescelta per la disciplina del diritto a compenso degli editori. Certamente la materia deve essere oggetto di particolare attenzione, anche in sede europea, essendo prossima l’emanazione della decisione della Corte di Giustizia UE sul ricorso presentato dalla Polonia contro l’art. 17 della Direttiva, che si occupa dei meccanismi per il bilanciamento dei diritti fra i titolari dei diritti e gli utenti delle piattaforme online.

2022-06-08T10:29:59+02:00 27 Aprile 2022|Sintesi seminari|